"Una fame feroce
aggroviglia le mie viscere
e le inchioda
all'attesa stremata
di te che mordi
le carni fuggendo
glorioso di suggere
il mio nettare oscuro
di udire nel fondo
nel grido di resa
un dardo sottile
un sentore di luce "
riflessioni di un povero disperato che si barcamena tra crisi di ansia , pazia , e paura... cazzo come mi presente bene
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